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L’ORIGINE REMOTA DEL KOMBUCHA

Il viaggio millenario del Kombucha: dall’Estremo Oriente, attraverso la steppa russa

La storia

Il Kombucha è un infuso di tè zuccherato che è stato fermentato tramite una coltura simbiotica di lieviti e batteri detta Scoby. Le origini di questa antica bevanda sono avvolte nel mistero che trasfigura nel mito. La tradizione del Kombucha si rintraccia in tante culture, a latitudini e longitudini diverse, in epoche lontane e lontanissime.

La storia del Kombucha ha, probabilmente, più di duemila anni e nasce con certezza in Asia, dove si è diffuso come “elisir di lunga vita” grazie alle sue proprietà digestive, disintossicanti, toniche e antiossidanti. Probabilmente il luogo di nascita ed elezione è da ricercarsi in Cina e si presume, plausibilmente, che il Kombucha “zero” fosse a base di tè verde e miele.

Sui natali del Kombucha abbiamo una interessante testimonianza del Pastore Weidinger, erborista, che racconta:

“Sono stato missionario per tre anni nell’isola di Taiwan… […]La mia attività missionaria richiese anche alcuni viaggi alle isole di Quemoi e Matsu, situate vicino al continente, vicino alla Provincia di Fukien. Rimasi alquanto colpito da una bevanda che mi fu servita dalla gente del luogo: aveva un sapore agro-dolce, ed era molto rinfrescante nel caldo clima della zona. Era vino col gusto di un delizioso tè, od un insolito tè col sapore di vino pregiato? È degno di nota il fatto che, dopo aver bevuto questa bevanda, non solo mi sentii rinfrancato dopo la lunga e affaticante camminata ma, piuttosto stranamente, mi sentii anche più in salute. In particolare aiutò il mio metabolismo ad adattarsi a questo clima, e mi fece sentire molto rilassato. Quando domandai cosa fosse, la risposta fu K’un-Pu-ch’a. Rimasi interdetto: “tè che viene dalla vita nell’oceano?”

Già nella dinastia Tsin, all’incirca nel 221 A.C., era conosciuta e onorata come bevanda dalle magiche virtù, capace di far vivere la gente per sempre. Al tè furono dati diversi nomi: uno dei più famosi era il “Divino Tsche”. Questo particolare tè veniva adoperato come rimedio per la gastrite cronica. La gente narra anche dello sciamano coreano chiamato Kom-bu, il quale nell’anno 414 prescrisse il tè per guarire i mali dell’imperatore giapponese. Il “Divino Tsche” giunse dalla Cina, attraverso la Corea, sino in Giappone, dove gli fu dato il nome di “Tsche di Kombu”.” (Estratto dal libro di Harald W.Tietze Kombucha The Miracle Fungus Pubblicato da Gateway Books, UK – 1994)

Cosa significa il nome Kombucha?

La provenienza del Kombucha è incerta, esotica e molto antica, tantoché non è facile stabilire l’etimologia del nome. Potrebbe essere giapponese, con “kombu” che significa alga marrone e “cha” che significa tè.

Ciò che sappiamo è che assume differenti nomi in diversi Paesi dell’Asia:

  • in Cina è chiamato chájūn (茶菌)
  • in Giappone è chiamato kōcha-kinoko (紅茶キノコ)
  • in Corea è chiamato hongchabeoseotcha (홍차 버섯차)
  • in Russia è chiamato chaynyy grib (чайный гриб)
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